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Generazione Antropocene | Generare l'Antropocene

Giacomo Segantin

Interview to a body

Interview to a body è un’installazione sonora progettata per gli spazi esterni del MUSE.
Si tratta di un viaggio sonoro realizzato campionando il suono del fiume Adige, partendo dalle Albere per arrivare al mare. Proprio la foce del fiume avrà particolare rilievo all’interno della traccia, nata con l’obiettivo di allargare la prospettiva da un scala locale ad una più ampia, sottolinea la necessità di pensarsi in relazione, inseriti all’interno di un contesto più grande.
L’installazione si pone in relazione agli specchi d’acqua del museo, sovrapponendo un ulteriore livello di significato e facendo riflettere riguardo all’interconnessioni di ambienti distanti fra loro. Un installazione ambigua in cui il suono sembra suggerire il movimento dell’acqua che tuttavia rimane statica.
Un’incontro fra due “identità acquatiche”: gli specchi d’acqua del museo e un fiume, presentato da un punto di vista non scientifico ma inteso come agente che ha contribuito a plasmare l’ambiente e la storia del territorio.

Bio

Giacomo Segantin (Abano Terme, 1995) vive e lavora fra Milano e i Colli Euganei. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e presso Naba, Milano.

Ha preso parte a diverse residenze e progetti espostivi fra cui Mustarinda Resudency Programme, Hyrynsalmi, Finlandia (2023); Uneducation, in collaborazione con il Critical Studies Department, Zagabria, Croazia (2022); Cantica21, premio di produzione supportato da MAECI e MiBACT, Istituto Italiano di Cultura di Toronto, Canada (2021); Z-Elements, Avilés, Spagna (2021); progettoborca a Borca di Cadore, Dolomiti Contemporanee (2020;2019); Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia (Atelier 2018/2019); 51zero, International Moving Image and Contemporary Art Festival, Rochester/Canterbury, UK (2019); A.I.R. Campo a Campo di Brenzone, Verona (2017).
Nel 2022 ha preso parte al corso Uncivilized Paradigms promosso da BJCEM e al progetto We Are the Flood, a cura di Stefano Cagol.

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